Che cos’è l’ipoglicemia

Con il termine ipoglicemia, s’indica una tipologia di problema derivante dal diabete mellito, nello specifico un calo degli zuccheri nel sangue.

E’ vero che il glucosio non ha livelli stabili durante l’arco delle 24 ore, specie dopo i pasti, ma è anche vero che sotto una certa soglia non dovrebbe scendere, se accade si parla d’ipoglicemia.

Il meccanismo dello zucchero

L’organismo digerendo il cibo ne estrae molecole di zucchero, che vengono elaborate e trasformate in glucosio che da l’energia al corpo; quando i livelli di glicemia nel sangue s’innalzano interviene l’insulina, l’ormone secreto per questa funzione. Il glucosio viene ripartito per le diverse funzioni (fornire energia ai muscoli ed alle cellule ad esempio) e dunque il livello cala nel sangue. Un periodo di digiuno, un pasto mancato posso rivelarsi un problema per causano un brusco abbassamento degli zuccheri nel sangue.

I livelli di glucosio

Negli adulti sani il livello non dovrebbe scendere sotto i 70 mg/dl al massimo 65 mg/dl, se accade s’innescano dei naturali meccanismi d’integrazione, quali l’attivazione del glucagone che permettere l’innalzamento della glicemia nel sangue.

Per i neonati il discorso è più difficile: la glicemia può essere anche ad un valore pari a 60 mg/dl senza che si riscontrino dei problemi ma non deve scendere sotto i 40 mg/dl.

A differenza degli adulti, sembra che il cervello dei neonati attinga energia altrove anche in casi d’ipoglicemia, mentre un cervello adulto non può. Ecco il problema principale causato dall’ipoglicemia: mentre altri organi, come muscoli, fegato e reni, possono attingere a scorte di glicogeno in mancanza di glucosio, mentre il cervello non ha scorte di nessun tipo; questo spiega perché fra i primi sintomi da rilevare vi è la confusione mentale.

I gradi

Esistono tre gradi di classificazione per l’ipoglicemia:

  1. Lieve: ovvero compaiono solo sintomi quasi tremore, confusione, sudore, aritmia;
  2. Moderato: il soggetto presenta sintomi quali stanchezza, confusione mentale;
  3. Grave: la persona non è cosciente o si trova in uno stato alterato e rischia il coma.

Diurna e notturna

L’ipoglicemia può verificarsi di giorno al mattino presto, prima di pranzo, solitamente, e la notte (ipoglicemia notturna). Si caratterizza per una determinata sintomatologia attraverso cui si possono riconoscere gli attacchi.